Unire corpo e mente
Sulle orme di Alexander Lowen
La Bioenergetica, disciplina messa a punto dal medico e psicologo americano Alexander Lowen (1910-2008), si basa sull’assunto che corpo e mente sono funzionalmente identici (quel che accade nell’uno riflette quel che accade nell’altra e viceversa) e associa il lavoro sul corpo a quello sulla mente per aiutare le persone a risolvere i propri problemi esistenziali e relazionali e a realizzare al meglio le proprie capacità di provare piacere e gioia di vivere.
E grazie alla possibilità di agire, con le cosiddette “classi di esercizi”, anche fuori dall’ambito della relazione d’aiuto (psicoterapia o counseling), è una disciplina molto efficace per chiunque voglia intervenire sulle tensioni muscolari e sullo stress, in funzione di un proprio maggior benessere generale.
Il concetto di energia
Alla base delle bioenergetica c’è infatti il concetto di energia: perché la vita, ridotta all’essenziale, vuol dire introdurre energia nel corpo attraverso la respirazione e l’alimentazione, elaborarla con il metabolismo e scaricarla nell’azione, nel movimento. In ogni organismo vitale sano, l’energia fluisce naturalmente nel corpo, e la quantità di energia che abbiamo e l’uso che ne facciamo determinano il modo in cui rispondiamo alla diverse situazioni della vita.
Come dice Lowen, processi energetici e vitalità, e quindi salute, sono correlati: più siamo vivi e più energia abbiamo, e viceversa. E lo vediamo chiaramente nei bambini: quando sono sani, sono vitali ed esuberanti, il che si esprime bene nel loro movimento, nella loro flessibilità, nella loro eccitazione e gioia. Con l’età, diventiamo invece sempre più ‘rigidi’ e meno ‘fluidi’ e proprio per questo, pur non potendo evitare il processo di invecchiamento ineluttabile che ci porta fino alla rigidità assoluta della morte, possiamo almeno evitare la rigidità dovuta alle tensioni muscolari croniche, che risultano da conflitti emotivi irrisolti e dallo stress.